Qlmo è la terra del sud, aspra e generosa, con le radici sui monti e lo sguardo verso il mare.
Cammina con passo pesante il nostro Olmo e le sue impronte sono profonde,
sono l’orma della storia e della sapienza che si porta addosso,
insieme alla bisaccia del suo cibo.
Contadino, fattore, mezzadro Olmo è la mano che semina, l’occhio che scruta il cielo in cerca di sole o di acqua,
è la schiena curva nella raccolta, la bellezza della cura,
è il rossore delle gote nei brindisi con gli amici, la soddisfazione di vedere sul fondo di una bottiglia tutti i colori della sua terra.
Olmo ora cammina nella luce rossastra del calar del giorno,
liscia la barba e sorride alle voci che arrivano dal paese,
lascia i campi per l’acciottolato e la sua casa è proprio là,
si siede davanti alle pietre del suo muro e sbottona un bottone di quel gilet da cui, sempre, sporge un po’ di camicia sulla pancia,
butta indietro il cappello a lasciar scoperti gli occhi curiosi, sorride
e così io scatto la sua fotografia,
uomo legato alla terra come le radici, conoscitore del mondo come lo sguardo.